Brano: [...] completo il Comitato provinciale di Napoli e le delegazioni: della Sicilia, con alla testa Umberto Fiore; della Calabria, diretta da Luigi Gullo; delle Puglie, con Luigi Allegato, Antonio Di Donato, Giuseppe La Torre e Raffaele Pastore; della Lucania, con
Michele Mancino. L’assemblea nominò una nuova direzione del Partito. della quale entrarono a far parte con Paimiro Togliatti, segretario generale, Velio Spano, Eugenio Reale, Umberto Fiore, Fausto Gullo, Antonio Di Donato e Marcello Marroni.
La svolta di Salerno
Dai consiglio nazionale del P.C.I. alla « svolta » di Salerno il cammino fu rapido. L’iniziativa di Togliatti scoppiò come una bomba, suscitando negli altri partiti del C.L.N. vivaci discussioni; ma i più non poterono disconoscerne il realismo, ne accettarono l’impostazione e comunque ne subirono l’influenza. Sarebbe d’altra parte difficile contestare l’utilità di quella iniziativa politica e il peso che effettivamente essa ebbe sugli sviluppi della situazione italiana: l’immediata costituzione, a Salerno, di un governo di un[...]
[...] effetto diverso, come diversa era la situazione sul campo di battaglia dove già i monarchici e I repubblicani combattevano fianco a fianco ».
II 15.4.1944 il governo di Salerno si dimise. Badoglio, nuovamente
incaricato di ricostituirlo, concluse le consultazioni in pochi giorni dando vita (22 aprile) al nuovo gabinetto, al quale partecipavano i partiti antifascisti. Il P.C.I. vi era rappresentato con Togliatti ministro senza portafoglio, Fausto Gul
lo ministro dell'Agricoltura e foreste, Antonio Pesenti sottosegretario alle Finanze, Mario Palermo sottosegretario alla Guerra.
Nella sua breve esistenza di 50 giorni (la liberazione di Roma portò immediatamente alla crisi), tale governo adottò alcune misure di carattere democratico: tra queste, la legge per la punizione dei crimini fascisti, più avanzata di quelle varate dai governi successivi e con norme che, qualora fossero state applicate, avrebbero eliminato tanti gravi ostacoli sulla strada di una rapida avanzata della democrazia; e ‘la legge Gullo, per la proroga dei contratti a[...]
[...]7.1943, quando le tre correnti avevano designato i loro rappresentanti ai posti di commissari alle Confederazioni (v.) sindacali adottando una comune piattaforma unitaria di lotta.
Liberata Roma* il governo Badoglio dovette dimettersi e dal 18.6.1944 ebbe vita il primo governo direttamente emanato dal C.L.N.. Nella compagine governativa presieduta da Ivanoe Bonomi (v.), i comunisti furono rappresentati da Togliatti ministro senza portafoglio, Fausto Gullo ministro deH’AgricoItura e foreste, Antonio Pesenti sottosegretario alle Finanze, Mario Palermo sottosegretario alla Guerra, Guido Molinelli sottosegretario all’industria e commercio.
Tra gli atti più importanti dei comunisti in quel periodo fu il rinsaldamento del patto d’unità d’azione con il Partito socialista, con la creazione di una commissione permanente composta da Paimiro Togliatti, Giuseppe Di Vittorio e Giacomo Pellegrini per il P.C.I., e da Pietro Nenni, Oreste Lizzadri ed Ezio Villani per il P.S.I., incaricata di coordinare sul piano politico e
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